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Informazioni turistiche sull'Isola d'Elba

Di seguito il comunicato stampa inviato dalla Scuola Nuoto FIN del Circolo Teseo Tesei di Portoferraio a tutti gli organi di stampa locali e sul sito internet www.elbareport.it

Alcune persone, vedendo la pubblicità di un corso per “Istruttore di Nuoto” organizzato a Portoferraio, si sono rivolte a noi per informazioni. Quando abbiamo precisato che si trattava di un corso della Società Nazionale di Salvamento di Genova ci è stato domandato perché non ne organizziamo uno noi. Qualcuno ci ha anche chiesto se poteva entrare nel nostro staff tecnico con il brevetto di Istruttore della S.N.S. La risposta è stata ovviamente negativa.

Per salvaguardare la qualifica dei veri Istuttori di Nuoto, messa a rischio inflazione per una sorta di svendita, riteniamo opportuno chiarire la questione.
Da 38 anni il Circolo Tesei è l’unica società sportiva che si occupa di scuola nuoto con l’impegno di Istruttori formati dalla Federazione Italiana Nuoto (C.O.N.I.). Nel 1966 gli Istruttori erano Gianfranco Coletti e Francesco Sotgiu, oggi sono :5 Gianfranco Coletti, Andrea Tozzi, Valeria Battani, Enrico Mazzei e Erica Migliorini. Ognuno di loro, prima di pensare ad insegnare ha pensato ad imparare praticando nuoto agonistico o frequentando la scuola nuoto da allievo. La Migliorini ha addirittura fatto parte della Nazionale Italiana (ovviamente F.I.N.);

Nessuno di loro è diventato Istruttore di Nuoto per caso o con facilità dato che la F.I.N. forma i propri istruttori con un percorso articolato in fasi progressive come segue:
- Corso per ASPIRANTE ISTRUTTORE: Dopo con una prova d’ammissione nella quale va dimostrato di possedere buona tecnica in almeno 3 dei 4 stili principali si accede ad un corso che si svolge in 24 lezioni teoriche e pratiche e con Tirocinio Didattico di 50 ore presso una Scuola F.I.N.
- Corso per ISTRUTTORE di 1° LIVELLO: 45 lezioni teoriche e pratiche e 50 ore di Tirocinio Didattico. Il brevetto di 1° livello deve essere completato con il corso di 2° livello da frequentare entro 3 anni dal conseguimento del 1° livello e dopo almeno 1 anno di pratica in una Scuola F.I.N.;
- Corso per ISTRUTTORE di 2° LIVELLO: 53 lezioni teoriche e pratiche + 10 ore di Tirocinio Didattico;
- Negli anni successivi sono previsti corsi di aggiornamento periodici ed obbligatori;
In ogni fase gli Esaminatori ed i Docenti sono di massimo livello: Allenatori con grande esperienza anche internazionale, Docenti universitari di Psicologia, di Scienze Motorie di Comunicazione, ecc..
Tenendo conto del processo formativo e della qualità dei docenti è chiaro che un corso Istruttori F.I.N. non può facilmente essere organizzato all’Elba così come all’Elba difficilmente ci si potrà laureare in Medicina.

Riteniamo assurdo che un semplice Istruttore della S.N.S. tenga corsi e rilasci brevetti di Istruttore. E’ come se un Ragioniere tenesse dei corsi e rilasciasse diplomi di Ragioniere. L’Istruttore di Nuoto è qualificato per formare i nuotatori ma qui stiamo parlando di FORMARE i FORMATORI che è un’altra cosa;
Nessuna legge vieta di rilasciare brevetti ma la S.N.S farebbe meglio a dargli una denominazione diversa da quella di “Istruttore di Nuoto”.
Ma che valore può avere un titolo di Istruttore di Nuoto rilaciato da una commissione della quale fa parte chi il nuoto neppure lo pratica e non lo ha mai praticato?
Al pensiero che in appena 7 giorni la S.N.S. rilasci il titolo di “Istruttore di Nuoto” ci fa venire in mente il film “7 chili in 7 giorni”, Un film comico che ci fa tanto ridere.

Guardando il programma dei 7 giorni si nota che è diluito con argomenti di non stretta attinenza con l’insegnamento delle tecniche natatorie: Marketing (costi e ricavi dell’istruttore); Alimentazione; Rapporto con i genitori; Primo soccorso; Disabili. Troppa roba in poco tempo!
Tanto di cappello circa il Marketing dove gli organizzatori dimostrano ottime capacità, sia per la pubblicità prodotta sia per il fatto che in appena 7 giorni riescono a riscuotere 300 € di iscrizione oltre a 200€ richiesti a chi si presenta loro con un brevetto della Federazione Italiana Nuoto imponendogli un’inutile corso d’aggiornamento.

Un milione di vecchie lire è però un prezzo eccessivo sia per il valore reale del brevetto rilasciato sia per il fatto che la S.N.S. sarebbe una O.N.L.U.S. e quindi con attività basata sull’opera di volontari che non possono percepire compensi.

Scuola Nuoto del Circolo TESEI.

LA NOSTRA REPLICA:

A seguito della nota inviata dalla Scuola Nuoto del Circolo Teseo Tesei e pubblicata su vari giornali, la Sezione Isola d’Elba della Soc. Nazionale di Salvamento Genova, oltre a riservarsi un’azione legale a difesa dei propri volontari e soci con gli autori del sopraccitato comunicato, intende chiarire ai vostri lettori (ormai i pochi che hanno ancora dei dubbi sulla nostra serietà), l’infondatezza di quanto denunciato dai “veri istruttori di nuoto della Tesei”.

Già in una precedente occasione ebbi modo di chiarire la nostra posizione riguardo all’obiettivo del corso per Istruttori di Nuoto organizzato dalla S.N.S., tra l’altro pubblicizzato in modo chiaro come corso della S.N.S., con il preciso compito di insegnare a nuotare al maggior numero di persone senza alcun scopo agonistico, indirizzo questo lasciato a coloro che hanno una preparazione da allenatori, come del resto altre decine di diverse organizzazioni didattiche fanno in tutta Italia, come ad esempio la UISP a Piombino senza dover andare troppo lontano.

Questo importante filosofia è parte integrante del nostro statuto: divulgare l’arte marinaresca e contribuire alla salvaguardia e alla sicurezza della vita umana in mare.
Il nostro corso per Istruttori di Nuoto è uno dei tanti corsi di specializzazione per i nostri bagnini, infatti un prerequisito fondamentale per l’ammissione è quello di essere in possesso del brevetto da bagnino di salvataggio.

Quando gli amici della Teseo Tesei affermano che “prima di pensare ad insegnare ha pensato ad imparare praticando nuoto agonistico o frequentando la scuola nuoto da allievo” forse gli sfugge il fatto che, non sempre un campione di nuoto può essere automaticamente anche un bravo istruttore, per il quale sono infatti necessarie altre fondamentali doti, tra le quali il saper insegnare. Poi continuano denigrando il nostro corso definendolo “7 chili in 7 giorni, un film comico che ci fa tanto ridere”, ebbene un corso istruttore nuoto FIN prevede 45 ore di lezioni, noi in una settimana con 7 ore al giorno, ne abbiamo totalizzate 49, quindi 4 ore in più rispetto ad un corso FIN.

Poi prima di parlare della validità dei nostri corsi, invito tutti, compresi “i veri istruttori di nuoto” della Teseo Tesei a collegarsi su internet e visitare il sito www.darkup.it/bagnino/forum.htm entrare nel forum, cliccare sulla sezione “nuoto”. Qui avrete modo di leggere i costi e le opinioni, non certo positive, dei ragazzi che hanno partecipato ai corsi per istruttori di nuoto organizzati dalla FIN, questo per dimostrare che in tutte le associazioni, senza distinzioni di sorta, esistono bravi e pessimi docenti, e sono loro spesso a fare la differenza di un corso rispetto ad un altro.

Ritornando alla validità dei nostri corsi, lascio decidere questo argomento ai fatti e non alle parole spese a vanvera, quindi informatevi da coloro che hanno partecipato direttamente ai corsi, (l’elenco è pubblicato sul nostro sito www.bagnini.org) in particolare ai Bagnini che hanno frequentato “l’inutile corso di aggiornamento”, se è davvero così inutile. Magari scoprirete che al precedente corso non gli è mai stato insegnato una benché minima nozione sulla meteorologia, sui nodi, sui traumi spinali, sull’uso dell’ossigeno, sul defibrillatore, sul BLS pediatrico, sull’uso dell’attrezzature di salvataggio a nuoto ecc.. Chiedete ai maestri degli alunni delle scuole elementari e materne di Capoliveri, che hanno visto all’opera i bagnini della Piscina comunale di Portoferraio diventati lo scorso anno nostri Istruttori di Nuoto. Chiedete il motivo che ha spinto Enrico Zanardo (pallanuotista a livello agonistico di Bolzano) a percorrere 1.200 km per partecipare al nostro corso all’Elba. Informatevi bene e non fatevi ingannare da chi continua a gettarci ingiustamente fango addosso.

Per questo motivo invito tutti coloro che hanno partecipato ai nostri corsi a rispondere alle accuse mosse dai “veri istruttori di nuoto della Scuola Teseo Tesei”, perché oltre ad offendere l’operato della nostra associazione e, i volontari che non hanno mai preso un solo euro per il loro impegno (corsi di primo soccorso ad Enti, manifestazioni nelle scuole ecc.), hanno praticamente affermato, che tutti quelli che hanno conseguito il nostro brevetto non valgono assolutamente nulla.

Per concludere confermo che la nostra sezione è una ONLUS, Iscritta al Registro regionale sezione provinciale delle Organizzazioni di Volontariato dal dicembre del 1999, che tutti i docenti sono volontari e di conseguenza prestano la loro opera in forma esclusivamente gratuita, e i nostri registri contabili sono sempre a disposizione dei soci e delle autorità preposte al controllo.

Inoltre grazie ai fondi raccolti dai nostri corsi abbiamo acquisito un defibrillatore semiautomatico del valore di 2.500 euro, che insieme ai nostri volontari addestrati abbiamo messo a disposizione della cittadinanza elbana, in stretta collaborazione e coordinazione del servizio medico d’emergenza 118.

Adesso mi piacerebbe sapere se i “veri istruttori di nuoto” del Teseo Tesei hanno ancora voglia di ridere.
P.S.: la qualifica “istruttore di nuoto” non è una denominazione esclusiva di nessuna associazione o federazione.

 Cordialmente
Stefano Mazzei
Direttore responsabile Soc. Naz. di Salvamento – Sezione Isola d’Elba

Per tutti coloro che vogliono intervenire, scrivere a: info@bagnini.org

Alcuni interventi:

Ho letto sul sito elbareport.it, l'articolo di attacco contro i corsi per istruttore di nuoto organizzati all'Isola d'Elba.
Chi organizza i corsi all'Elba è un mio carissimo amico, Stefano Mazzei, chi sa qualcosa di salvamento, lo conosce quantomeno di fama.

Ritengo che Stefano sia perfettamente in grado di replicare ad accuse simili, ma voglio ugualmente spendere due parole.
Come ha potuto osservare da Michele, l'articolo attacca non solo i corsi di Stefano, ma di tutta l'SNS dicendo che i nostri corsi non valgono nulla, purché abbiamo iter formativi ridicoli.
Penso che prima di lanciare una accusa tale, chicchessia avrebbe fatto meglio a seguire dei nostri corsi. Io mi ero tirato via da una polemica su di un corso per istr. di nuoto FIN di 2° livello, perché non vi avevo partecipato e non mi sembrava opportuno esprimere giudizi. Comunque sia la polemica c'è stata e merita risposta.

La SNS è una società abilitata a rilasciare tali certificazioni fin dal 1871, anno in cui fu fondata (ben prima della FIN).
Tali certificazioni sono riconosciute dallo Stato Italiano e quindi da tutti i paesi aderenti alla CEE. Questo non sono io che lo dico, ma la legge italiana e dal 1991 Mastricht.
In qualsiasi stato liberale e democratico, e l'Italia lo è, penso che i monopoli non debbano esistere, anzi e insito nella definizione stessa di democrazia IL PRINCIPIO che tutti abbiamo uguali diritti.
L'attacco mosso a Stefano non verteva unicamente su questioni di diritto, ma anche su temi tecnici, affermando letteralmente che chi non ha praticato nuoto agonistico o chi non segue i corsi FIN, molto più seri di quelli della SNS non può insegnare a nuotare.

Io non ho praticato nuoto agonistico, ma non ritengo che la cosa sia fondamentale per insegnare a nuotare. Allenatori famosissimi, sono stati personaggi che non hanno mai praticato nuoto a livello agonistico. Tanto per citarne uno su tutti Eddy Reese allenatore di Ian Crocker e Aaron Peirsol, allenatore capo dell'Università del Texas, allenatore della nazionale USA alle olimpiadi del 1992 e di quella che andrà ad Atene nel 2004, vincitore di 9 titoli NCAA, allenatore di atleti vincitori a iosa di medaglie olimpiche e mondiali, e membro della "International Swimming Hall of Fame", non mi risulta abbia mai praticato nuoto a livello agonistico. Forse qualcuno alla FIN dovrebbe andargli a dire che non può fare l'istruttore di nuoto.

Il secondo E FONDAMENTALE PUNTO, è che non tutti concepiscono il nuoto come agonistico, ma esistono anche altri punti di vista che in Italia sono da sempre trascurati ma non per questo meno importanti. C'è chi vuole imparare a nuotare, c'è chi gli piace tenersi in forma, c'è chi segue un corso per migliorare la propria acquaticità e ci sono anche le persone disabili che in acqua non sono più persone con handicap, ma diventano autonomi al 100%. Potrei portare altre centinaia di esempi, a noi come SNS non interessa l'agonismo, a noi interessa L'ALTRO: interessa l'insegnare a nuotare e il diffondere la cultura del divertimento e della sicurezza in acqua.

Teniamo annualmente corsi di aggiornamento per istruttori, ma non sulla carta, nella realtà! E questi corsi da ben 8 anni sono obbligatori per i nostri istruttori. Siamo come una grande famiglia e ci coinvolgono tutti, dalle vecchie alle nuove generazioni. In un articolo dell'anno scorso sul giornale della Guardia Costiera Italiana fu pubblicato un articolo con una foto di gruppo dei partecipanti ad uno dei nostri corsi, chi ha visto tale foto si è potuto rendere conto del numero di partecipanti.

Il corso dell'Elba è stato tenuto da Stefano Mazzei e Angelo Simonini, due tra i migliori istruttori di nuoto e di salvamento che ci sono in Italia. Se avete qualche dubbio chiedete, ha chi ha avuto la fortuna di seguire i loro corsi, che ne pensa della loro preparazione.

Simon per esempio sono nove anni che lavora in salvamento sia come bagnino, che istruttore, che docente di istruttori, senza contare l'enorme esperienza che ha acquisito negli anni frequentato corsi di aggiornamento tenuti da esperti di fama mondiale. Io stesso ha assistito a lezioni tenute da lui e vi assicuro che prima di dire che non è preparato bisognerebbe pensarci due volte.
Un'altra accusa che ci è stata mossa è quella di essere dei mercenari, interessati solo al denaro. Non so se la FIN sia l'ente preposto ai controlli fiscali al posto del ministero degli interni e delle finanze. Comunque sia i nostri registri contabili sono aperti al pubblico e consultabili da chiunque in qualsiasi momento. Di sicuro non siamo noi che obblighiamo i nostri istruttori a fare un corso di secondo livello entro due anni pena perdita il primo con contenuti identici al precedente e sui quali si potrebbe discutere tanto.

Il corso tenuto all'Elba era un corso settimanale da 7 ore al giorno 7X7=49, mi sembra un bel monte ore per un corso per istruttori di nuoto,no?
Cordiali saluti

Andrea Cecchini - La Spezia


Ho letto con attenzione il comunicato stampa della scuola nuoto FIN del circolo Tesei.
Che dire. Intanto che mi sembra sia un comunicato altamente offensivo e diffamante non solo verso la sez.elbana della Salvamento, ma verso tutta la S.n.S.
Dicono praticamente che la Salvamento stia svendendo il brevetto di istruttore di nuoto, dimostrando di non sapere neanche contare - le ore di lezioni dei corsi S.n.S. sono addirittura superiori a quelle dei corsi FIN .
fanno una manfrina incredibile facendo capire che loro e solo loro sanno cosa sia il nuoto e lo sappiano insegnare;
concludono oltraggiando il lavoro della Salvamento dell'Elba e mettendo in dubbio che soci e istruttori della S.n.S.non percepiscano compensi;

io, che non conosco di persona Stefano, ma seguo con cadenza almeno settimanale il suo sito, penso di poter dire che la sezione elbana della S.n.S. è una delle sezioni più all'avanguardia in Italia per la formazione di bagnini.
Una sezione molto attiva che porta avanti anche tutte le attività complementari a quella del salvataggio, nuoto compreso.
Nessuno in Italia può arrogarsi il diritto esclusivo di formare istruttori, e la risposta di Stefano a questo attacco mi sembra adeguata.

Detto questo, credo i migliori giudici siano i cittadini dell'Elba, e penso che la S.n.S. elbana non abbia niente da dimostrare a nessuno.
Aldilà delle polemiche, è brutto constatare che esiste tra le due società non solo una sana rivalità ma ben di più.
Si potrebbe fare di più e meglio per le figure professionali di cui si parla lavorando uniti.

 Michele - Tortolì

La mia esperienza all’isola d’Elba !!!

Ciao Stefano,
Ricordo ancora la prima volta che ho visitato il tuo sito, sono rimasto sbalordito. Ho iniziato a leggere le tantissime attività che proponeva la tua sezione della Società Nazionale Salvamento. Il mio primo pensiero è stato :”Ma allora, che razza di assistente bagnanti sono io ?”.

Prima di allora pensavo di essere abbastanza aggiornato, frequentavo periodicamente corsi per il BLS, andavo in piscina per mantenermi in forma e leggevo qualunque cosa riguardasse l’ambiente acquatico. Più leggevo e più capivo di quanto avevo ancora da imparare. E’ proprio vero, nella vita non si finisce mai d’imparare!!!

Condividendo pienamente questo pensiero, ho deciso di informarmi ulteriormente sui corsi proposti. Tra le tante possibilità, quella che mi attirava di più era quella dell’istruttore di nuoto. Dopo qualche scambio di e-mail ho deciso di partecipare a questo corso.

Non è stata una scelta semplice, avevo anche la possibilità di frequentare il corso comodamente a “casa” iscrivendomi al corso di istruttore di I° livello organizzato dalla FIN. 
Però questo non era quello che volevo. Ho molto amici, che giocano con me a pallanuoto e che sono degli istruttori di I° e II° livello. Vedevo, durante le loro lezioni, che lo scopo finale non era “solo” quello di insegnare a nuotare, ma bensi quello di formare dei nuotatori agonisti.

A me piace vivere l’ambiente acquatico e non doverlo dominare ! Ho scelto quindi il corso della S.N.S. perchè lo scopo principale che si prefigge è quello di far conoscere, apprezzare, gustare, divertire e abituare le persone in un ambiente diverso da quello normale. Per raggiungere tali scopi non serve formare degli atleti, il mare, la piscina, i parchi acquatici ecc... devono essere accessibili a tutti! 
Insegnare a nuotare vuol dire principalmente due cose; prevenire incidenti e far “vivere” un ambiente fantastico alle persone che vi entrano. Questo è quello che volevo e quello che ho ottenuto frequentando il corso all’isola d’Elba.

Non finirò mai di ringraziarvi, Stefano e Angelo, siete riusciti a farmi apprezzare, capire e provare le vere sensazioni che si provano quando si entra per la prima volta in un ambiente diverso dal proprio.(ora per me l’acqua è veramente fonte di vita!!!) Siete riusciti a trasmettere a tutto il gruppo la vostra energia e la vostra esperienza.

Avete creato un ambiente familiare e sereno rimanendo sempre a disposizione per qualsiasi chiarimento. Il corso è stato molto impegnativo, ricco di argomenti e molto interessante. Ho potuto confrontare le mie esperienze con le vostre, provare e sperimentare tecniche di soccorso che fino all’ora non avevo mai provato. Mi basta pensare ai manichini! Trovare una sede con 2 manichini adulti, 1 bambino e 2 neonati penso sia una cosa difficile!!!

Non avevo mai provato il PBLS con un neonato. Sapevo che era un manichino eppure provavo dentro di me un forte stato emotivo. Figuriamoci in una situazione reale!! Ora mi sento soddisfatto, pieno d’energia, e orgoglioso di far parte di questa bellissima famiglia che è la S.N.S.
Non vedo l’ora di trasmettere la mia esperienza agli altri e di confrontarmi con i miei amici istruttori.
La strada è pronta, devo solo percorrerla!!!  Beh, che altro dire, queste sono le mie prime impressioni a “caldo”. 
Spero d’incontrarvi al più presto possibile!!!  

Un grosso salutone a tutti,

Enrico Zanardo - Bolzano

Fatti, non parole

In generale, dispiace vedere sugli organi di informazione persone che ne accusano altre, spesso al limite della diffamazione.
La questione non è chi abbia diritto e chi non abbia diritto di rilasciare un brevetto di Istruttore di Nuoto, ma chi svolga il proprio lavoro nel migliore dei modi fornendo un servizio professionale e con finalità ben chiare. Il corso di Stefano, riservato a Bagnini di Salvataggio e finalizzato ad insegnare il nuoto a persone che vogliono vivere con serenità l'elemento acqua, senza fini agonistici, ha senz'altro una finalità ben individuata.

Io però non ho mai seguito il suo corso per cui non ho titolo per parlarne.
Io sono un istruttore di nuoto FIN di II livello, e sono tra quelli che ha definito ripetitivo e coercitivo il dover sottostare a questo secondo corso per non perdere l'abilitazione all'insegnamento di I livello. Inoltre ho sempre pensato che fosse un metodo per incamerare un maggior quantitativo di denaro. Capirete quindi il mio stupore quando ho sentito formulare questa accusa da un esponente FIN ad una terza persona.

In definitiva vorrei dire che le persone che sanno di svolgere bene il proprio lavoro non hanno bisogno di scrivere articoli contro i propri concorrenti, perchè sanno che il loro lavoro parlerà in loro vece e un "cliente" soddisfatto può essere la migliore pubblicità come uno insoddisfatto la peggiore delle discreditazioni.

Dario Capatti, - Ferrara.


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